Inizio lezioni Anno Accademico 2019-2020 e novità

Buongiorno a tutti!
Con l'inaugurazione del nuovo sito, colgo l'occasione di annunciare l'inizio del nuovo Anno Accademico 2019-2020 e relativa apertura delle iscrizioni ai corsi.
L'inizio delle lezioni è fissato in data 16/09/2019, secondo calendario che stabiliremo insieme in base alle esigenze di incastro con le altre attività pomeridiane dei bambini.
Agli allievi che hanno frequentato i corsi lo scorso anno è riservato diritto di precedenza nella lista dei candidati alle iscrizioni per l'anno in corso, nonché diritto di precedenza sulla scelta di giorno ed orario delle lezioni, in base all'ordine di chiamata e prioritaria data di inizio della frequenza.
Pertanto Vi invito a prendere contatto il più presto possibile per confermare la vostra intenzione di iscrizione e stabilire insieme il calendario delle lezioni, garantendo al bambino la possibilità di proseguire il percorso iniziato lo scorso anno.
In assenza di comunicazione dell'intenzione di iscrizione e di esigenze specifiche personali, la Scuola si riserva il diritto di accettare l'iscrizione di nuovi allievi e concedere gli orari richiesti.

A settembre pagherete iscrizione, contributo spese materiali didattici, e solo metà retta mensile, in quanto si faranno 2 settimane di lezione.
CI SONO IMPORTANTI NOVITA':
l'introduzione del Metodo MUSIC MOVE FOR PIANO,
per il quale sto facendo formazione presso la Brooklin Music Learing Accademy.
Tra la vasta offerta formativa di corsi di formazione ed aggiornamento, ho scelto questo perché mi ha permesso di risolvere quesiti e problematiche che sono emerse dall'analisi dell'andamento delle lezioni passate e esigenze didattiche dei bambini.
Lo scorso anno tutti i bambini hanno lavorato molto sulla tecnica, perché si era reso indispensabile acquisire una padronanza che permettesse di curare il suono e l'espressività, ma soprattutto evitare tensioni e posture errate che porterebbero a lesioni e infortuni.
Quest'anno continueremo senz'altro il lavoro che con soddisfazione è stato fatto, ma è emersa la necessità di lavorare e dare maggior attenzione ad aspetti diversi:
1) Formazione dell'orecchio;
2) Audiation (capacità di pensare in modo musicale, come avviene per il linguaggio parlato; (soprattutto per gli allievi che hanno avuto accesso diretto alle lezioni strumentali, senza mai aver frequentato le lezioni di educazione musicale e propedeutica, dove questo aspetto è largamente curato)
3) Creatività e Improvvisazione; mentalità jazz; elementi di Armonia e composizione, soprattutto per gli allievi più grandi che vogliono introdursi al pianoforte moderno.
4) Canto ed educazione vocale;
5) Cura della Consapevolezza Corporea e Coordinazione Motoria,
6) Musica d'insieme
7) Acculturazione Musicale: educazione all'ascolto dei vari stili e generi musicali, provenienti da diverse parti del mondo, elementi di storia della musica.
Stando a quanto riportato sia dalla ricerca scientifica del prof. Edwin E. Gordon nella sua Music Learning Theory, sia a quanto riportato dall'esperienza dei miei colleghi insegnanti di pianoforte, nonché dei miei formatori: Tutti questi aspetti dell'apprendimento musicale, possono essere curati e approfonditi meglio in lezioni condivise, dove il bambino vive la dimensione di gruppo.
Personalmente, sulla base della mia esperienza, non posso che condividere questo pensiero.
Lo scorso hanno ho potuto notare delle differenti abissali nella motivazione ad apprendere dei bambini, avendo sfruttato ogni occasione possibile per farli incontrare e suonare insieme. Spesso situazioni critiche in cui i bambini che frequentavano esclusivamente le lezioni individuali e volevano "mollare", si sono dissolte con l'integrazione di lezioni di gruppo o l'opportunità di suonare in duetto e trio con i compagni di corso. Le lezioni della seconda domenica del mese si sono rivelate importanti per la formazione nei bambini del senso di appartenenza al gruppo, durante le quali ho potuto vedere bambini piccoli interagire con naturalità con bambini anche molto più grandi di loro.
E qui la mente mi porta a rievocare il pensiero della Montessori: Il più grande, sia esso fratello, bambino di età maggiore, o allievo che frequenta da più tempo, indipendentemente dall'età , può fungere da punto di riferimento per il più piccolo, sia esso fratello, bambino di età inferiore o bambino con minore esperienza musicale. In questo contesto educativo variegato e diversificato tutti apprendono secondo il loro grado maturato di maturità evolutiva, nel rispetto dei propri tempi e singolari modalità.
Ho visto i volti di molti bambini imbronciati o affaticati, cambiare improvvisamente all'arrivo del bambino del turno successivo: improvvisamente una riattivazione delle energie, improvvisamente la felicità nella pratica di suonare insieme e condividere quanto appreso a lezione, improvvisamente la voglia di ripetere e ripetere e di correggere gli errori per arrivare a quella sensazione di armonia che si avverte quando tutto fila liscio secondo quanto voluto e si è in sintonia in uno stato di profonda comunicazione con l'altro.
Sono arrivata alla conclusione che i bambini che vivono solo situazioni di individualità (seppur apportatrici di numerosi altri vantaggi, necessarie e funzionali in momenti determinati del processo di apprendimento), non frequentando situazioni di condivisione di gruppo, si perdono veramente molto.
Perdono il significato profondo che il percorso musicale invece vuole trasmettere, per ridurlo ad una scocciatura per avere compiti ed oneri rispetto a chi non frequenta un percorso musicale.
Perdono la ricchezza di un ambiente vivido e scoppiante di energia. Perdono l'opportunità di vivere la musica come mezzo di comunicazione, come mezzo per arrivare al benessere, allo stare bene insieme.
Nella mia esperienza ho potuto constatare con stupore, ma anche con grande soddisfazione, che tutti i miei allievi provenienti dalle classi di Musicalità e Propedeutica, sono dotati di una consapevolezza ed una competenza musicale che tutti gli altri che accedono direttamente alle lezioni strumentali, tranne rari casi, non dimostrano.
Ho potuto constatare, in alcune occasioni, che il passaggio dalle lezioni di educazione musicale in gruppo alle lezioni individuali strumentali, ha "smorzato" quella sorta di vivacità e promettente capacità di apprendimento. Alcune volte è come se un processo venisse interrotto.
Sono molto felice delle lezioni individuali , per la possibilità di curare la relazione profonda con l'allievo, di curare la precisione e differenziare l'apprendimento; ma, altresì, si è reso necessario, trovare delle risorse che mi aiutassero a strutturare un percorso di apprendimento strumentale che potesse mantenere anche tutti i vantaggi delle lezioni di gruppo.
Ho potuto notare in tutti i bambini difficoltà notevoli davanti alla
lettura della notazione scritta, malgrado gli innumerevoli sforzi ed esercizi dedicati. Davanti allo spartito ho visto una sorta di inibizione della creatività e musicalità del bambino, una sorta di paura di non sbagliare, un irrigidimento nel corpo, un senso di insicurezza alla mancanza della presenza del foglio scritto d'avanti (anche in bambini che non sono scolarizzati!).
Ho notato le difficoltà motorie ed inibitorie del metodo a posizione fissa delle cinque dita dalla maggioranza utilizzato, che se pur in un primo momento sembra dare risultati immediati, crea una rigidità innaturale nel corpo ed una paura seguita da incapacità di spostarsi liberamente su tutta l'estensione della tastiera, e di conseguenza godere di tutti i registri del nostro meraviglioso strumento, ritenuto il "principe", proprio per le sue possibilità espressive legate ai vari registri e dinamiche.
Ho potuto constatare che ai bambini non interessa suonare le cosiddette canzoni "bambinizzate", loro amano il suono maturo, pieno di espressività e senso musicale.
Ho potuto notare che con l'introduzione dello stile Jazz, da subito, anche con bambini molto piccoli, la motivazione ad apprendere ha evidenziato un picco in ascesa.
Ecco che dall'America, dall'Inghilterra,dalla Germania, dalla Russia....sono arrivate risorse di inestimabile valore per risolvere tutti i problemi legati al "metodo tradizionale" . I bambini hanno accolto con entusiasmo tutte le novità che gradualmente ho apportato.
L' 'introduzione del metodo Russo con la sua particolare tecnica del non legato (sconosciuta a molti!), ci ha aiutato a risolvere i problemi della posizione fissa e del suono sgraziato derivante da eccessiva rigidità
L'introduzione dei "rote pieces" e di particolari pezzi appositamente composti, ci ha aiutato rafforzare la memoria e l'orecchio musicale, nonché a rafforzare la consapevolezza della struttura di un brano e quindi sulle strade da percorrere per comporre dei propri brani. Questo particolare strumento ci ha permesso anche di toglierci dalla dipendenza dello spartito scritto.
Ora è necessaria l'introduzione di Music Move for Piano, perché ha da risposta alle urgenze didattiche del momento elencate più sopra. Soprattutto è una metodologia che è affine al mio modo di insegnare, fatto di creatività, di gioco, di movimento, di sensorialità. (dico introdurre, perché mi conoscete ed io non sono uno spirito libero e non sono capace di racchiudermi totalmente in un metodo).
La straordinarietà che ho potuto constatare in Music Move for Piano è il grande lavoro che Marylin Lowe ha fatto sotto le indicazioni di Edwin Gordon per sistematizzare un processo che applicasse la mia tanto amata Music Learning Theory all'insegnamento del pianoforte e che purtroppo mi trovavo a dover abbandonare nel momento in cui si accedeva alle lezioni strumentali per mancanza di tempo e metodologia adeguata.
Ritrovo nelle sue indicazioni tanto di quanto già applicavo, ma ciò che trovo più utile sono le indicazioni su come strutturare e far funzionare al meglio delle lezioni strumentali di gruppo: si tratta proprio di un modo diverso da quello conosciuto che necessita di abilità e competenze precise. Non si tratta di far fare a tutti la stessa cosa per ridurre i tempi.
Dunque questo è il mio proposito per quest'anno, e per il quale chiedo la vostra solita collaborazione e fiducia: vorrei far lavorare i ragazzi in lezioni condivise, quanto più possibile creando i gruppi variegati in età e livelli in base alle esigenze di apprendimento.
Questo oltre alle mie esigenze educativo-didattiche, mi permetterebbe di rispondere in modo adeguato alle diverse richieste che mi sono state fatte da parte vostra:
1. minor impatto economico delle lezioni sul budget familiare: la retta mensile per le lezioni condivise sarà inferiore rispetto a quella delle lezioni individuali e verrà stabilito in base alla durata della lezione.
2. ridurre l'impegno dei bambini ad un solo giorno: le lezioni condivise permetterebbero di affrontare contemporaneamente sia gli aspetti tecnici individuali che le esigenze di lavoro in un gruppo e di musica d'insieme. Dunque non si rende più necessario l'impegno della seconda domenica del mese.
3. facilità di recuperare le assenze: ci saranno gruppi attivi tutti i giorni in diversi orari, quindi avrei modo di far recuperare tutte le assenze, anche quelle non giustificabili. in questo modo al bambino verrà garantito il numero adeguato di lezioni funzionale al suo percorso.
4. allungamento del tempo delle lezioni: i bambini potrebbero usufruire di lezioni più lunghe rispetto ai tempi delle individuali e questo apporterebbe un miglioramento nell'apprendimento.
Detto questo resta la necessità di flessibilità per valutare insieme caso per caso qualora si renda necessario restare o integrare con le lezioni individuali, o allungare i tempi delle condivise, anche sporadicamente (questo soprattutto per gli allievi più grandi che hanno bisogno di dare maggior attenzione alla cura della tecnica e del repertorio personale, e di impegnarvi a far frequentare i bambini ai laboratori di musica d'insieme della domenica che comunque in qualche occasione verrano attivati. (sempre come lo scorso anno i laboratori della domenica saranno a titolo di recupero di mie eventuali assenze, festività, assenze dei bambini per garantire il pacchetto di lezioni annuali che sottoscriverete)